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20/04/2024


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C&C: Contenuti e Condivisione

C&C: Contenuti e Condivisione

Come aumentare la notorietĂ  del proprio brand utilizzando le piattaforme social, i contenuti del proprio sito e le emozioni degli utenti.

Nell’articolo scorso abbiamo parlato di come organizzare, costruire e strutturare un sito web che sia funzionale ed efficiente.

Oggi vogliamo parlare dei contenuti all’interno dei nostri siti, di ciò che dovremmo pubblicare, di quali emozioni sfruttare per la propria strategia e soprattutto di come creare interazione con i nostri possibili clienti e far condividere i contenuti del nostro portale web.

Partiamo dal principio che ogni sito internet ormai ha una sezione News, una sezione Prodotti, una Contatti collegata a Google Maps e soprattutto ha sempre all’interno di ogni pagina la ormai famosa icona social di condivisione. Ma perché i nostri utenti oppure noi stessi dovremmo condividere quei contenuti?

La psicologia dello “Sharing” ormai è alla base dell’esistenza di qualsiasi pagina social. Cosa condividiamo e come lo facciamo dipende da tanti fattori come il tipo di social network, il carattere di ogni persona, i gusti, e le emozioni che stiamo vivendo.

Uno studio pubblicato dal Journal of Consumer Research ha dimostrato come i consumatori, in un momento di paura, sviluppino un forte attaccamento ad un brand vicino e che hanno sentito e risentito più volte.

Quindi la Paura è un’emozione che alcuni brand spesso sfruttano per fidelizzare i clienti. Un’altra emozione contraria e sicuramente più usata è la Felicità: la felicità, oltre a donarci benessere, crea una forte spinta all’azione. Ad esempio lo studio del “sorriso sociale”, di Donald Winnicot, dice che un sorriso aumenta la felicità solo quando è condiviso. Condividere quindi contenuti positivi o con un tono gioioso sul proprio portale e sulle proprie pagine social, porta gli utenti a ri-condividere lo stesso contenuto ai loro “amici”. La tristezza e la rabbia scaturiscono empatia e forti discussioni, infatti i post con più interazioni e commenti sono post detti “flame”, cioè appositamente provocatori.

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A cosa servono i contenuti?

 Uno famoso studio, che qui linkiamo, del CNN International riporta che il 27% degli utenti, su un campione, è responsabile dell’87% dei contenuti condivisi. Il valore di queste persone, che condividono la maggior parte dei contenuti, non si limita solo all’aumento della visibilità del brand o al link piuttosto che al Retweet. Non importa la piattaforma di riferimento ma l’azione: riproporre dei contenuti alla propria rete di connessioni aumenta la notorietà del brand ma anche gli studi statistici sul comportamento dei consumatori e sulle tendenze di mercato.

Una cosa sottovalutata, spesso, è il contributo che i possibili acquirenti forniscono al contenuto ri-condiviso. Cosa si intende? Chi condivide deve avere l’opportunità di aggiungere un proprio parere o commento alla condivisione.

I risultati di tutte queste azioni sono

Visibilità grazie al proprio reach, cioè agli utenti raggiunti dalla rete di ogni persona.

Credibilità che si trasferisce dalla propria condivisione al contenuto stesso

Valore: il valore viene aggiunto dai commenti, dalle interazioni e dai contributi che spesso gli utenti portano al contenuto stesso.

Ecco perché è sempre molto importante, durante lo studio della strategia marketing, tenere conto dello spazio di interazione da lasciare all’utente. Le persone che leggono un post condiviso da un amico, come afferma il CNN, hanno il 27% di possibilità in più di apprezzare il brand condiviso o quello associato al post, ri-condividendo a loro volta il contenuto. La definizione del target e delle persone da raggiungere aiuta la decisione delle varie strategie marketing. Studiare i nostri clienti in maniera approfondita ci aiuta a decidere e a valutare la potenzialità del mercato e dei contenuti da condividere.

 

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Studiamo i “socialisti”

Secondo la ricerca condotta dal New York Times sulla psicologia della condivisione, esistono 6 tipo di “sharer” cioè di utenti che condividono:

Generoso: disponibile ed affidabile condivide tramite Facebook e mail

Professionista: è focalizzato sull’avanzamento della sua carriera e usa Linkedin

Hipster: creativo, giovane, popolare, attento alla sua identità online, predilige Twitter e Instagram

Boomerang: condivide spesso attraverso tutti i social poiché è in cerca dell’approvazione degli altri, pubblica contenuti pensati per suscitare reazioni.

Connettore: è rilassato e pianificatore, usa i social media e in particolare Facebook per organizzare la sua vita.

Selettivo: è premuroso ed è attento alle informazioni che condivide.

Questi sono i tipi di condivisioni che risultano dai vari studi sui social e sui contenuti. In base a questi studio possiamo progettare la nostra campagna, i nostri contenuti e studiare il target di riferimento arrivando più facilmente a conquistare nuovi clienti.

Consigliamo proprio per questo di tenere sempre aggiornato il proprio sito e le proprie pagine social condividendo i contenuti del tuo portale su tutti i tuoi canali.

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16/12/2019

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